Posta, pacchi e consegne a domicilio: chi protegge dal Covid gli operatori postali e della logistica?
Questo il tema dell’intervista radiofonica rilasciata da Valterio Castelli, Presidente di Assopostale, l’Associazione di riferimento per gli operatori postali e della logistica attiva in Italia ed Europa, secondo cui tutti i dipendenti del mercato postale e della logistica dovrebbero essere riconosciuti come figure professionali prioritari nella somministrazione vaccinale.
Al termine dell’intervista, tutta l’associazione è quindi concorde nell’inviare alle Istituzioni competenti il seguente comunicato stampa, per non dimenticare che negli ultimi mesi il Covid ha già colpito molti addetti del settore postale e della logistica in generale: dopo una lunga lotta alcuni sono riusciti a uscirne mentre altri sono ancora ospedalizzati.
“Il lavoro di consegna e recapito a domicilio, garantito ininterrottamente nel corso della crisi pandemica – ha inoltre osservato Castelli – ha infatti tutelato tutti i cittadini italiani, soprattutto quelli più esposti al rischio di contagio, assumendo concretamente un ruolo di pubblica utilità per il servizio reso alle istituzioni ed alla comunità.
Un ruolo non solo commerciale, quindi, ma anche sociale non solo nei mesi del lockdown.
Proprio al fine di garantirne la prosecuzione, senza compromettere la salute dei numerosi professionisti coinvolti, di fatto esposti su scala nazionale alle tante varianti epidemiologiche da Covid19 che concorrono al perdurare dello stato di emergenza, Assopostale avanza la seguente richiesta: nel rispetto ovviamente anche di tutte le altre professioni a rischio, chiediamo di ricondurre il personale del mercato postale, corrieristico e della logistica in generale, tra le categorie professionali più a rischio riconoscendogli pertanto una priorità nella somministrazione vaccinale, subito dopo il personale sanitario e scolastico/universitario.
Sarebbe questo un gesto fondamentale per garantire quel circolo virtuoso indispensabile per la serenità di lavoratori, cittadini e imprese; per le stesse ragioni Assopostale rinnoverà al Governo la richiesta di ripristinare già nel prossimo Decreto Sostegno la consegna postale a domicilio in sicurezza limitatamente al perdurare dello stato di emergenza, per porre al riparo dal rischio di contagio lavoratori e cittadini”.
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